Situazione attuale: secondo le statistiche della SECO, il tasso di disoccupazione fra gli ultracinquantenni è leggermente inferiore alle media, ma la durata della disoccupazione per questa categoria è il doppio rispetto alle persone dai 25 ai 45 anni. La metà e più dei disoccupati di lunga durata iscritti agli URC ha fra i 50 e i 65 anni sia in Svizzera che in Ticino.
La statistica SECO nasconde però una ben più amara realtà: gli ultracinquantenni che hanno esaurito le indennità non figurano più fra i disoccupati iscritti agli URC e quindi non sono più conteggiati. Quelli che dispongono di mezzi di sostentamento o di una famiglia che se ne fa carico spariscono dalle statistiche, mentre chi non ha altre possibilità deve dipendere dall’assistenza sociale.
La situazione si sta rapidamente deteriorando e il numero di ultracinquantenni che vivono in condizioni finanziarie e professionali precarie negli ultimi anni è lievitato.
Il rapporto 2014 dell’OCSE indica che la causa principale della disoccupazione di lunga durata dei lavoratori detti “anziani” – che si sta trasformano in un vera e propria “bomba a orologeria” sociale – è la politica di assunzione nelle imprese.
Per l’associazione 50epiu.ch è perciò di vitale importanza combattere questa situazione inaccettabile con un pacchetto di misure concrete a livello federale:
Statistiche realistiche:
- E’ essenziale che la SECO fornisca statistiche realistiche e complete sul numero delle persone nella fascia d’età dai 50 ai 65 anni in disoccupazione e in sottoccupazione, che tengano conto anche di coloro che vivono dei propri risparmi e quelli già a carico dell’assistenza sociale.
Sensibilizzazione e presa di coscienza:
- Realizzazione di una campagna d’informazione nazionale sulla discriminazione legata all’età dei lavoratori diretta al pubblico, ai politici, all’economia e ai partner sociali.
Motivare le imprese a riformare la propria politica di assunzione:
- Organizzare campagne a livello nazionale allo scopo di obbligare le imprese a pubblicare le classi di età del personale impiegato (per esempio nel rapporto annuale)
- Promuovere l’assunzione di ultracinquantenni attraverso incentivi statali alle aziende.
- Creare un marchio (utilizzabile nella pubblicità aziendale o per l’ottenimento di appalti pubblici) per le ditte con una politica di assunzione di personale ultracinquantenne esemplare.
Governo federale e Cantoni devono dare il buon esempio:
- Le autorità e le imprese parastatali sono chiamate a favorire, a pari qualifiche, l’assunzione degli ultracinquantenni (con giustificazione della mancata assunzione per iscritto).
- Migliore supporto da parte degli URC agli over 50 alla ricerca di un impiego tramite consulenti appositamente formati e programmi di formazione continua adatti alla loro situazione.
Adeguamento del sistema di assicurazioni sociali:
- Adeguamento del sistema pensionistico e delle quote LPP tramite una soluzione neutra in rapporto all’età per il secondo pilastro – tale è l’obiettivo dell’iniziativa federale depositata dall’associazione Workfair50+.
- In attesa di questa modifica, compensazione dei costi sociali più elevati alle aziende che impiegano personale ultracinquantenne.
Prevenzione dell’impoverimento in età avanzata a causa di una disoccupazione di lunga durata:
- Creazione di una rendita transitoria per i disoccupati di più di 55 anni che hanno esaurito le indennità di disoccupazione per non costringerli a dipendere dall’assistenza sociale.
L’Associazione 50epiu è certa che solo un pacchetto di misure concrete possa contribuire a riassorbire la disoccupazione degli ultracinquantenni ed evitare il ricorso all’assistenza sociale e che sia quindi urgente la loro realizzazione.
- Agosto 2019 – Misure di lotta contro la discriminazione dei lavoratori ultracinquantenni – Associazione 50epiu
- Agosto 2019 – Misure di lotta contro la discriminazione dei lavoratori ultracinquantenni – Flyer Associazione 50epiu